Juba, 21. Febbrili sforzi diplomatici sono in atto per tentare di fermare il conflitto che sta ormai dilagando in Sud Sudan tra fazioni contrapposte dell'esercito, anche se non soprattutto su base etnica. A scontrarsi sono infatti soprattutto soldati di etnia Dinka, quella del presidente Salva Kiir Mayardit, e di etnia Nuer, alla quale appartiene l'ex vice presidente Riek Machar, rimosso lo scorso luglio. Il conflitto, scoppiato domenica scorsa nella capitale Juba, ha avuto immediate ripercussioni, anche queste su base etnica, nello Stato dello Jonglei dove si è avuto giovedì un sanguinoso scontro a fuoco alla base dell'Onu ad Akobo, nel quale sono stati uccisi due caschi blu indiani e venti civili che vi avevano cercato rifugio.