Papa Francesco chiama alla solidarietà concreta e invia alle popolazioni colpite un primo aiuto
Manila, 11. Sta assumendo il profilo di una catastrofe con pochi precedenti il passaggio sulle Filippine del tifone Haiyan. Le stime parlano di diecimila morti nella sola nella città di Tacloban, che contava oltre duecentomila abitanti. Ma purtroppo si tratta di un bilancio parziale che non tiene conto delle devastazioni in altre regioni e che, secondo fonti della Caritas, è destinato ad aumentare vertiginosamente, fino a raggiungere le decine di migliaia di vittime. Centinaia di migliaia di persone sono sfollate. In totale si calcola che almeno quattro milioni di persone avrebbero in qualche modo subito le conseguenze del tifone. Molti stanno cercando di sopravvivere senza riparo, cibo o acqua potabile, mentre sono già segnalati episodi di sciacallaggio.
Dolore per le numerosissime vittime e solidarietà con i soccorritori sono state espresse da Papa Francesco in un telegramma, a firma del segretario di Stato, arcivescovo Pietro Parolin, indirizzato al presidente delle Filippine Benigno Aquino iii. "Profondamente rattristato per la distruzione e la perdita di vite - vi si legge - sua Santità Papa Francesco esprime profonda solidarietà con tutti coloro che sono stati colpiti dalla tempesta e dalle sue conseguenze. Egli ricorda in particolare quanti piangono la perdita dei loro cari e quanti hanno perso le loro abitazioni. Nel pregare per tutto il popolo delle Filippine, il Santo Padre offre incoraggiamento alle autorità civili e alle squadre di soccorso che assistono le vittime della tempesta. Egli invoca la benedizione divina di forza e consolazione per la Nazione".
La tragedia delle Filippine era stata ricordata anche ieri dopo la preghiera mariana dell'Angelus, quando il Papa, assicurando la sua vicinanza, aveva chiesto preghiere e aiuti concreti per le popolazioni colpite. E un primo contributo di 150.000 dollari è stato inviato dal Pontefice attraverso il Pontificio Consiglio Cor Unum. La Conferenza episcopale italiana ha stanziato tre milioni di euro per la prima emergenza, mentre la Caritas ha inviato centomila euro