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Dio non si stanca di perdonare
Il tema della misericordia è stato al centro della prima giornata domenicale di Papa Francesco, che ha trascorso la mattinata di ieri, 17 marzo, tra i fedeli della parrocchia di Sant'Anna, in Vaticano, e poi ha recitato l'Angelus dalla finestra dell'appartamento pontificio. All'omelia della messa celebrata nella piccola chiesa che sorge al di là dell'ingresso di Porta Sant'Anna, il Pontefice ha richiamato l'episodio evangelico dell'adultera condannata a morte e salvata da Gesù, sottolineando che la misericordia "è il messaggio più forte del Signore", il quale non è venuto per i giusti ma per i peccatori. Da qui l'invito a non "condannare gli altri" e a riconoscersi sempre bisognosi del perdono di Dio. "Il Signore - ha assicurato - mai si stanca di perdonare: mai! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono". Un appello rinnovato all'Angelus recitato a mezzogiorno di fronte a una folla di fedeli che ha gremito piazza San Pietro e via della Conciliazione. "Il volto di Dio - ha ricordato Papa Francesco - è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito". "Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono" ha ripetuto. E al termine della preghiera, congedandosi dalla piazza, ha rinnovato il suo "abbraccio ai fedeli di Roma" e ha ribadito il suo legame spirituale con l'Italia, attestato dalle origini della sua famiglia e rafforzato dalla scelta del nome di Francesco, santo patrono della nazione |