Papa Francesco invita a pregare per le persone colpite dal disastro
Manila, 9. È di almeno 1.200 morti il bilancio, ancora provvisorio, del tifone Haiyan che ha devastato le Filippine, con migliaia di case distrutte, frane, inondazioni. Lo ha reso noto oggi Gwendolyng Pang, segretario generale della Croce rossa di Manila, precisando di avere ricevuto rapporti dalle zone più colpite dalla tempesta. Informato della drammatica situazione, Papa Francesco, attraverso un tweet, ha chiesto di unirsi a lui nella preghiera per le vittime del tifone che ha sconvolto "le amate isole delle Filippine". Le notizie più tragiche giungono da Tacloban, capitale di Leyte, isola in cui abitano circa due milioni di persone. Fonti dell'aviazione hanno indicato una stima, solo per questa città, di centinaia di morti. Ma la Croce Rossa sostiene che si conterebbero almeno mille vittime e altre duecento persone sarebbero morte nella provincia di Samar.
Nella città di Tacloban, di oltre duecentomila abitanti, si segnalano danni catastrofici. Nel centro abitato solo pochi edifici sono rimasti in piedi. "Quasi tutte le case sono state distrutte, molte sono danneggiate in modo irreparabile", ha detto Rey Balido, portavoce dell'agenzia nazionale per la gestione dei disastri. Tacloban ha sofferto l'impatto con Haiyan quando era ancora alla sua massima forza, con raffiche fino a 313 chilometri orari e piogge torrenziali. Ancora non è stato ristabilito il contatto con la città di Guiuan, la prima spazzata dalla tempesta, né con altri villaggi rimasti isolati. Solidarietà al popolo filippino per le perdite di vite umane e le devastazioni è stata espressa dal segretario di Stato americano, John Kerry