Le parole e i gesti di Benedetto XVI sono stati compresi anche dai lontani. E' quanto affermano alcuni cardinali riguardano il Pontificato. E' anzitutto un pensiero "colmo di gratitudine" per Benedetto XVI e uno sguardo a questi "giorni importanti per la vita della Chiesa" il messaggio del cardinale vicario Agostino Vallini alla diocesi di Roma. Vi si leggono l'"affetto" e la preghiera per "la cara persona del Santo Padre", riconfermati e rilanciati anche in vista del prossimo Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice. Parla dell'esperienza del pontificato di Benedetto XVI come di otto anni che "rimarranno nella storia per l'alto insegnamento" il cardinale Giovanni Battista Re: Joseph Ratzinger "si è rilevato un protagonista sul piano del pensiero e della coscienza, nello sforzo di aiutare tutti a dare spazio alla luce che viene da Dio e che dà senso all'umana esistenza". E ricorda, in particolare, le tre encicliche, i numerosi documenti, i tanti discorsi e i tre volumi dedicati a Gesù di Nazaret. A sua volta il cardinale Julián Herranz racconta la commozione e il dolore che ha provato al momento della decisione di Benedetto XVI, "un teologo eccezionale e anche un uomo dalle qualità umane straordinarie, con un grande amore per Gesù Cristo. Ho provato anche gioia interiore, per l'umiltà e l'amore per la Chiesa che dimostrava. Umiltà, perché il distaccarsi dal potere non è cosa di tutti i giorni, nemmeno nella vita civile". E di "gesto profetico, di umiltà, di grandezza, coraggio" parlato anche il cardinale brasiliano Raymundo Damasceno Assis. Sui punti cardine del magistero di Benedetto XVI è intervenuto anche l'arcivescovo Gerhard Ludwig Müller. "Sin dall'inizio del suo pontificato - ricorda il presule - Benedetto XVI ha sottolineato come il compito dato dal Signore a Pietro, il compito di Pastore nella Chiesa, sia legato a questa domanda: mi ami tu? È evidente che il gesto del Papa è originato dalla stessa, identica risposta che Pietro ha dato a quella domanda di Gesù: Signore, tu sai tutto; tu lo sai che ti amo. È una decisione presa proprio per amore di Gesù e della sua Chiesa".