· Tremila persone soccorse in tre giorni dalla Marina italiana ·
20 marzo 2014
Giungono di ora in ora conferme di un flusso senza precedenti di profughi e migranti in Mediterraneo diretti verso le coste italiane. Le condizioni buone del mare il questi giorni stanno favorendo i tentativi di traversata, confermando quanto già annunciato dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim).
Tra ieri e stanotte, le navi della Marina militare italiana hanno soccorso altri barconi di migranti provenienti dalle coste nordafricane, portando in salvo circa mille persone. Nelle quarantotto ore precedenti erano stati prestati soccorsi a tredici imbarcazioni in difficoltà con in totale oltre duemila persone a bordo. Su una di queste, un uomo era morto per l’inalazione di vapori di idrocarburi. Nell’operazione di soccorso, la Mare Nostrum, la Marina italiana ha impiegato in questi giorni la nave anfibia San Giusto, le fregate Maestrale, Zeffiro ed Euro e il pattugliatore Sirio. A supporto delle operazioni è attiva anche la Capitaneria di Porto con un aeromobile e la nave Dattilo.
In base agli avvistamenti, si ritiene che almeno altre mille persone si stiano mettendo in mare in queste ore su imbarcazioni dalle condizioni quasi sempre precarie. Secondo il portavoce dell’Oim in Italia, Flavio Di Giacomo, si tratta di barconi tutti provenienti dalla Libia. «È la prima volta che assistiamo a un’ondata di arrivi tanto consistente e concentrata in poche ore», ha detto ieri Di Giacomo. Secondo l’Oim, i numeri sono destinati ad aumentare, considerata la situazione di instabilità politica della Libia, e confermano la necessità di prorogare l’operazione Mare Nostrum. «L’Unione europea — ha aggiunto il portavoce — dovrebbe riconoscere il ruolo importante del salvataggio in mare e valutare seriamente e urgentemente altre forme di protezione dei migranti in Paesi di transito e comunque lungo le rotte della disperazione».