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Una storia sconosciuta, che obbliga a tracciare nuovi bilanci. Una storia di spionaggio, di contatti segreti, di documenti molto delicati, rimasti nascosti per settant'anni e che solo ora emergono dagli archivi con tutta la loro forza. Al centro di questa storia c'è Bernardino Nogara, membro della direzione della Banca commerciale italiana e amico della famiglia Ratti, che nel 1929 viene chiamato alla guida delle finanze della Santa Sede. Sarà lui, diretto dai vertici della Curia, il protagonista della strategia finanziaria del Vaticano che durante la seconda guerra mondiale diede un apporto fondamentale alla vittoria degli Alleati contro il nemico nazifascista. Una strategia fatta di milioni di dollari investiti nelle maggiori banche degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, con i quali sono state aiutate Chiese perseguitate e popolazioni stremate.
A ricostruire questa storia è Patricia M. McGoldrick, della Middlesex University di Londra, nell'articolo New Perspectives on Pius XII and Vatican Financial Transactions during the Second World War, pubblicato sul numero di dicembre della rivista trimestrale dell'università di Cambridge "The Historical Journal" (55, 2012, pp. 1029-1048). Il testo si basa sulla scoperta di documenti del servizio segreto britannico risalenti al periodo 1941-1943, conservati nei National Archives britannici e concernenti le attività delle principali istituzioni finanziarie vaticane: la Sezione straordinaria dell'Amministrazione dei Beni della Santa Sede (Asss) e l'Istituto per le Opere di Religione (Ior). Le carte rivelano, oltre alle regolari comunicazioni con le diocesi, le nunziature e gli istituti cattolici sparsi in tutto il mondo, anche vasti movimenti di denaro verso le grandi banche d'affari statunitensi. Da tutto ciò "apprendiamo che all'inizio della seconda guerra mondiale il Vaticano spostò rapidamente i suoi titoli e le sue riserve auree dalle zone minacciate dall'occupazione nazista verso gli Stati Uniti, fece degli Stati Uniti il centro finanziario dal quale sostenere e amministrare la Chiesa universale e investì altri dieci milioni di dollari nell'economia americana" (pp. 1043-1044). In altre parole, la Santa Sede usò lo strumento finanziario per combattere la follia nazista e alleviare le ferite dell'Europa. E lo fece con grande efficacia. (©L'Osservatore Romano 30 gennaio 2013) |
30 - 01 - 2013, 08:25 AM | رقم المشاركة : ( 2 ) | ||||
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رد: I dollari del Papa contro Hitler
Merci, Haia
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