Managua, 24. "Direi a Chinchilla e a Ortega che se la Chiesa, in un determinato momento, con le sue preghiere, può aiutare a questo, siamo disponibili affinché si persegua il dialogo e si evitino battibecchi": parlando ai giornalisti - riferisce l'agenzia Efe - l'arcivescovo di Managua, Leopoldo José Brenes Solórzano, si è rivolto direttamente ai presidenti della Repubblica della Costa Rica, Laura Chinchilla Miranda, e del Nicaragua, Daniel José Ortega Saavedra, invitandoli a dialogare per superare le tensioni sui confini delle due nazioni. Ieri Chinchilla Miranda ha chiesto a Ortega "rispetto per la sovranità" del suo Paese, assicurando alle migliaia di suoi compatrioti che la provincia di Guanacaste "è, è stata e sarà sempre costaricense".
Il presidente della Costa Rica ha parlato in occasione della "marcia per la patria" organizzata nella città di Nicoya (in provincia di Guanacaste), rispondendo a una dichiarazione di Ortega nella quale faceva riferimento alla possibilità di reclamare questa provincia al confine con il Nicaragua. Il presidente del Nicaragua ha affrontato la questione in una riunione dell'Esercito, in risposta a una denuncia della Costa Rica secondo cui il Nicaragua avrebbe offerto concessioni petrolifere in territori marittimi costaricensi.
Monsignor Brenes Solórzano ha spiegato che l'appoggio della Chiesa cattolica relativamente a conflitti nella regione non è nuovo, ricordando che negli anni Novanta del secolo scorso l'episcopato era presente agli accordi di pace di Sapoá, che posero fine alla guerra fra la "Contra" e il sandinismo. "Solamente attraverso il dialogo si superano i problemi", ha ribadito l'arcivescovo di Managua, auspicando che i presuli del Nicaragua e della Costa Rica affrontino la questione il 29 agosto quando monsignor José Rafael Quirós Quirós ("mio compagno di studi") prenderà possesso come nuovo arcivescovo di San José de Costa Rica. "Non ci sono dubbi che lì pregheremo per la pace dei nostri Paesi centroamericani", ha garantito Brenes Solórzano.