Ha fatto proseliti l'iniziativa lanciata ieri da Germania e Brasile alle Nazioni Unite per far votare all'Assemblea Generale una risoluzione in difesa delle libertà individuali, che indirettamente condanni le attività di spionaggio elettronico della National Security Agency americana. Oggi, informa la rivista Foreign Policy, a Brasilia e Berlino si sono aggiunti altri 19 Stati pronti a sottoscrivere il testo. Tra questi, stretti alleati degli Usa, come Francia e Messico - entrambi però vittime delle attività di intercettazione della National Security Agency - che ostili come Cuba e Venezuela. Tra gli altri Paesi sostenitori dell'iniziativa, Argentina, Austria, Bolivia, Ecuador, Guyana, Ungheria, India, Indonesia, Liechtenstein, Norvegia, Paraguay, Sudafrica, Svizzera e Uruguay.
Il testo non citerà esplicitamente lo scandalo Nsagate ma chiederà di estendere «la Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici», del 1976, alle attività internet. «Diplomatici tedeschi e brasiliani hanno incontrato all'Onu loro omologhi europei e dell'America Latina per discutere di una bozza di risoluzione», ha riferito una fonte diplomatica, aggiungendo che, «l'obiettivo», del testo, «è inviare un messaggio a quanti abusano del sistema».