Kabul, 19. «È un primo passo, importante, verso la riconciliazione. Vi anticipo che vi saranno molti ostacoli lungo la strada». È un Barack Obama molto cauto quello che al G8 ha parlato dell'Afghanistan, soddisfatto dell'apertura del negoziato diretto con i talebani, ma anche consapevole che le ferite da curare, dopo dodici anni di guerra, migliaia di morti e con le truppe della coalizione Nato ancora sul terreno, sono profonde e difficili da curare. E oggi da Berlino Obama ha aggiunto: gli afghani hanno bisogno di parlare con gli afghani per rompere il ciclo di violenze in Afghanistan. Gli insorti afghani hanno aperto ieri un "ufficio politico" in Qatar con «il proposito di avviare un dialogo con il mondo», un'offerta immediatamente raccolta dalla Casa Bianca e dal presidente Hamid Karzai, che hanno annunciato l'invio «nei prossimi giorni» di delegazioni a Doha