Washington, 11. La tutela della libertà religiosa e dei valori fondamentali, tra cui il matrimonio naturale; l’adattamento e la revisione di alcuni testi liturgici; la presentazione di una proposta per la pubblicazione di un documento sulla pornografia; l’individuazione di nuove strategie pastorali e il rinnovamento delle cariche, con l’elezione del presidente e del vicepresidente della Conferenza episcopale e dei presidenti di alcune commissioni: sono questi, in sintesi, alcuni dei punti principali del programma dell’assemblea generale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, che si è aperta lunedì a Baltimore. Per l’inaugurazione dei lavori della riunione, che si concluderà il 14 novembre, sono previsti gli interventi del presidente dell’episcopato, il cardinale arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan e del nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò.
Come accennato, al centro della plenaria vi è l’esame delle iniziative da mettere in campo per promuovere la libertà religiosa anche all’interno del Paese, con riferimento anche alla libertà di coscienza. In particolare vi saranno riflessioni e indicazioni in merito alla «Call to Prayer for Life, Marriage and Religious Liberty», ovvero l’appello a promuovere azioni che i presuli hanno lanciato da tempo ai fedeli e a tutti i cittadini contro la diffusione delle pratiche abortive e delle unioni fra persone dello stesso sesso: questioni che implicano appunto una forte limitazione della libertà di coscienza dei credenti. Su questo tema, fra le altre, è prevista una relazione dell’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Joseph Cordileone, presidente della subcommissione per la promozione e la difesa del matrimonio.